Il complesso della Villa Belvedere già Radicati, conosciuta anche come Villa dell’Eco, fa parte del contesto paesaggistico collinare le cui valenze artistiche e ambientali sono ampiamente riconosciute, proprio per la sua posizione molto favorevole. Immersa nel paesaggio collinare ma non distante dal centro storico, sulla strada che collega il Castello Marchionale e il Castello della Manta, è atta ad offrire ai cittadini, ai turisti e alle scolaresche momenti di cultura, di relax, di attività didattiche, di giornate di svago e quindi far parte di percorsi di visite turistiche della città e dintorni. La Villa nasce intorno al 1300 come avamposto di controllo, tesi confermata anche dalla sua posizione. All’inizio del Quattrocento viene utilizzata dai Marchesi di Saluzzo come casina di caccia, successivamente viene trasformata in una dimora nobiliare dal marchese Ludovico II. Verso la metà del Cinquecento diviene proprietà di Ludovico Birago, governatore di Saluzzo per la Francia, grazie al quale assunse l’aspetto attuale. Nella seconda metà del XVII secolo la famiglia dei conti Radicati di Passerano e Marmorito, originaria del territorio astigiano, entrò in possesso del complesso del Belvedere, proprietaria fino al 1977, anno in cui la Villa viene donata al Comune di Saluzzo per volontà testamentaria della Contessa Anna Maria Radicati.